Autocertificazione frequenza scolastica: quando è richiesta
Si fa ricorso a questo tipo di autocertificazione in svariate circostanze. Ad esempio per:
- l'ottenimento di borse di studio;
- l'ottenimento degli assegni familiari Inps (ANF);
- la riduzione delle tasse scolastiche;
- l'ottenimento dei permessi da parte della Polizia Municipale nel caso in cui il trasporto dello studente a scuola avvenga nei giorni di limitazione del traffico;
- altre motivazioni.
L'autocertificazione sostituisce il certificato frequenza scolastica
Dal 1° gennaio 2012, a seguito dell’entrata in vigore della Legge 183/2011, non è più necessario rivolgersi alla direzione dell'Istituto scolastico o dell'Università per chiedere il rilascio di un certificato di frequenza scolastica.
Gli istituti non sono neppure tenuti a rilasciarlo (a meno che non serva nei rapporti con altri privati, in questo caso è in bollo) e comunque se lo fanno il certificato deve chiaramente indicare che lo stesso non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi (art. 40, comma 2 DPR 445/2000, come modificato dall’art. 15 della Legge 183/2011).